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Home / News / ChatGPT consuma meno di quello che si pensa, la conferma di Sam Altman

ChatGPT consuma meno di quello che si pensa, la conferma di Sam Altman


L’intelligenza artificiale, in particolare ChatGPT, è al centro di un acceso dibattito riguardante il suo impatto ambientale. Con un miliardo di richieste quotidiane, il chatbot di OpenAI consuma circa 0,34 wattora e 32 millilitri d’acqua per ogni query, traducendosi in oltre 340.000 kilowattora di elettricità e 322.000 litri d’acqua ogni giorno. Questi numeri, rivelati dal CEO di OpenAI, Sam Altman, evidenziano il costo nascosto di questa tecnologia in termini di risorse naturali.

Il tema della sostenibilità dell’AI

Il tema della sostenibilità dell’AI è diventato sempre più rilevante, soprattutto da dicembre 2024, quando la piattaforma ha raggiunto un miliardo di interazioni giornaliere e si è cominciato a riflettere sul suo impatto ambientale. Ogni interazione equivale, in termini di energia, a tenere un forno acceso per un secondo. Tuttavia, il consumo di risorse varia in base alla posizione geografica dei data center, dimostrando quanto la gestione infrastrutturale possa influire sull’impronta ecologica complessiva.

Studi recenti hanno inoltre sottolineato che la creazione di una semplice email di 100 parole tramite GPT-4 richiede “poco più di una bottiglia d’acqua“. Questa rivelazione mette in evidenza l’urgenza di affrontare le sfide legate all’efficienza energetica e al consumo idrico nel settore tecnologico.

Pressione sui colossi del settore

La pressione su colossi come OpenAI cresce costantemente, con critiche provenienti da esperti ambientali e testate autorevoli come il Washington Post. Nonostante gli sforzi per ottimizzare l’efficienza, l’industria dell’intelligenza artificiale si trova di fronte alla difficile sfida di bilanciare il progresso tecnologico con la responsabilità ambientale.

Altman stesso ha riconosciuto che il futuro della tecnologia AI potrebbe dipendere strettamente dal costo dell’energia elettrica. Questo sottolinea la necessità di sviluppare approcci più sostenibili per garantire che l’evoluzione tecnologica non superi i limiti ecologici del pianeta. Il dibattito su ChatGPT e il suo consumo energia mette in evidenza l’importanza di un’azione coordinata tra aziende tecnologiche, istituzioni governative e organizzazioni internazionali.



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