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Home / News / Java e JavaScript non sono la stessa cosa ma..

Java e JavaScript non sono la stessa cosa ma..


Capita spesso che gli sviluppatori meno esperti, diciamo quelli veramente alle prime armi, confondano JavaScript con Java o pensino che esista una relazione di qualche tipo tra i due linguaggi. Non di rado eventuali affermazioni a supporto di tali tesi vengono accolte con ironia dai professionisti del codice ignorando però che, almeno inizialmente, i due progetti non erano del tutto indipendenti.

JavaScript è complementare a Java? No, ma lo era

La prima presentazione pubblica di JavaScript risale infatti al 1995, quando la Netscape Communications descrisse quest’ultimo come un linguaggio integrato con Java e addirittura complementare ad esso. Neanche allora JavaScript poteva essere considerato una variante di Java, e a tutti gli effetti non lo era, ma il fatto che esso potesse dialogare con le Applet nelle pagine Web giustificavano la descrizione che venne fornita.

In realtà anche nella seconda metà degli anni ’90 Java e JavaScript avevano ben poco in comune, tanto che lo stesso Brendan Eich, il creatore di JavaScript definì il nome scelto come una “completa bugia”.

In realtà lo standard JavaScript è dotato anche di un nome “neutrale” nato da una collaborazione tra la Netscape Communications e altre aziende come per esempio Microsoft. Parliamo in sostanza di ECMAScript, anch’esso poco apprezzato da Eich che lo considererebbe molto più adatto ad una malattia della pelle.

Sempre a proposito della Casa di Redmond, vale la pena di ricordare che anche quest’ultima si rese protagonista di una propria implementazione di JavaScript, JScript, appositamente pensata agli esordi per Internet Explorer e successivamente confluita nel progetto .NET.

JavaScript è un marchio registrato ma non dovrebbe esserlo

Insomma, il nome “JavaScript” non fu probabilmente la più fortunata delle scelte, nonostante ciò Ryan Dahl, il creatore di Node.js, sarebbe convinto della necessità che esso diventi di dominio pubblico. JavaScript è infatti un marchio registrato di proprietà della Oracle che ne entrò in possesso quando nel 2010 acquisì il controllo della Sun, compagnia a cui tra l’altro si deve il linguaggio Java.

Nel suo messaggio, intitolato non a caso “Dear Oracle, Please Release the JavaScript Trademark“, Dahl ricorda che attualmente tale marchio non ha alcun valore commerciale, il linguaggio non verrebbe utilizzato in alcun prodotto dell’azienda né quest’ultima avrebbe in programma dei progetti che lo coinvolgono.

Da questi presupposti partirebbe quindi la richiesta di “liberare” un nome che ormai dovrebbe essere considerato patrimonio di tutti.



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