Durante il nostro percorso con Lovable.dev, abbiamo visto come sia possibile trasformare un’idea in un progetto funzionante, sfruttando l’intelligenza artificiale per generare interfacce utente efficaci e strutturare i contenuti in modo dinamico. In questa lezione ci occuperemo di integrare un backend solido e affidabile che ci permetta di gestire dati persistenti e l’autenticazione degli utenti in modo sicuro. Lovable.dev ci accompagna anche in questo passaggio, offrendo un’integrazione nativa con Supabase, una piattaforma open source che, pur offrendo funzionalità simili a Firebase, si distingue per essere costruita su PostgreSQL, garantendo così flessibilità, trasparenza e potenza nella gestione dei dati.
Cos’è Supabase?
Supabase è una piattaforma “backend as a service” pensata per semplificare la creazione di applicazioni complete. Offre infatti tutti gli strumenti essenziali per costruire e gestire la parte server di un progetto, senza dover scrivere codice backend complesso.
Al centro della sua architettura troviamo un database relazionale PostgreSQL completamente gestito. Esso ci permette di definire tabelle, relazioni, viste e funzioni con tutta la potenza e la flessibilità del linguaggio SQL standard. Oltre alla gestione dei dati, Supabase si occupa anche dell’autenticazione degli utenti in modo sicuro ed efficace. Possiamo configurare facilmente flussi di registrazione, accesso e recupero password, integrando provider esterni come Google, GitHub, Apple e altri grazie al supporto OAuth.
Il sistema è pronto per essere usato nel frontend e si integra perfettamente con qualsiasi interfaccia. Una delle caratteristiche più comode è la generazione automatica delle API: ogni modifica al database crea istantaneamente endpoint REST (e, se vogliamo, anche GraphQL) che possiamo utilizzare per interrogare o modificare i dati in tempo reale, senza scrivere nemmeno una riga di codice server.
Anche il caricamento e la gestione di file come immagini, documenti e video è semplice e sicuro. Supabase offre uno storage integrato che consente di servire contenuti direttamente dal backend, controllando gli accessi tramite lo stesso sistema di permessi usato per i dati del database. Per applicazioni interattive, Supabase include anche il supporto ai WebSocket, che ci consente di ricevere aggiornamenti in tempo reale ogni volta che i dati nel database cambiano. Questa funzionalità è ideale per creare chat, feed social, dashboard o qualsiasi tipo di app collaborativa.
Infine, Supabase ci permette di estendere il backend attraverso funzioni serverless, scritte in JavaScript o TypeScript. Queste “Edge Functions” sono perfette per definire logiche personalizzate, come l’invio automatico di email, l’elaborazione di dati, o l’integrazione con servizi esterni tramite API. Tutto questo fa di Supabase una soluzione completa e moderna per costruire applicazioni full-stack affidabili, scalabili e facili da mantenere.
Collegare Supabase al nostro progetto Lovable
Ora passiamo a Lovable.dev. Apriamo il progetto su cui stiamo lavorando e accediamo all’area delle integrazioni, che si trova nella parte superiore dell’interfaccia. Qui clicchiamo su Manage Supbase e poi su “Connect Supabase”.
Clicchiamo nuovamente sul pulsante “Connect Supabase”. A questo punto dobbiamo creare un account su Supabase. Per farlo seguiamo le indicazioni che ci vengono fornite.
Lovable ci chiede di autorizzare l’accesso al nostro account Supabase e ci guida in modo intuitivo attraverso i vari passaggi. Possiamo scegliere di collegare un progetto Supabase esistente oppure crearne uno nuovo direttamente da Lovable.
Una volta completata l’autenticazione, vediamo che Lovable avvia la configurazione automatica. In pochi secondi, imposta i parametri di connessione, sincronizza le impostazioni principali del database e si prepara a integrare funzionalità come l’autenticazione, lo storage e le API.
Autenticazione nella nostra app
Dopo aver configurato Supabase, una delle prime cose che vogliamo fare è abilitare il sistema di login. In Lovable, possiamo semplicemente digitare un prompt del tipo “Aggiungi una pagina di login con Supabase” e vedere come lo strumento genera automaticamente una schermata completa di login e registrazione, perfettamente integrata con il backend.
Questo sistema supporta l’autenticazione con email e password, ma possiamo anche decidere di aggiungere provider esterni come Google o GitHub. In pochi minuti, abbiamo un sistema di autenticazione funzionante, sicuro e pronto per essere personalizzato. Possiamo intervenire sul design, aggiungere logiche personalizzate o collegare l’autenticazione ad altre funzionalità del nostro progetto.
Dopo avere scritto “Aggiungi una pagina di login con Supabase“, Lovable.dev ci chiede “ho bisogno di sapere se prevedi di memorizzare dati aggiuntivi del profilo utente (come nome utente, avatar, o altri dati personali)?“. Scriviamo nel prompt semplicemente “sì, intendo memorizzare dati aggiuntivi del profilo utente“.
Lovable.dev creerà le tabelle necessarie per l’autenticazione nel database di Supabase.
Con il backend connesso, possiamo finalmente iniziare a interagire con dati persistenti. Possiamo creare moduli o interfacce che inviano informazioni al database Supabase, leggere dati tramite le API generate automaticamente e visualizzarli nella nostra app. Tutto ciò avviene in tempo reale, e possiamo chiedere a Lovable di creare componenti che si aggiornano automaticamente quando cambiano i dati. Se vogliamo, possiamo anche intervenire direttamente nel pannello di Supabase per personalizzare il database, creare relazioni tra tabelle, o aggiungere colonne.
Lovable è in grado di recepire queste modifiche e di adattare di conseguenza i componenti generati, permettendoci di lavorare in modo sinergico tra il backend e l’interfaccia utente.
Conclusioni: Lovable e Supabase
In questa lezione abbiamo fatto un grande passo avanti: siamo passati da un’interfaccia generata con Lovable.dev a una vera e propria applicazione full-stack, completa di backend. L’integrazione con Supabase ci ha permesso di gestire dati persistenti come l’autenticazione degli utenti. Abbiamo scoperto quanto sia semplice, grazie all’approccio guidato di Lovable, collegare un progetto a un backend potente come Supabase. Non solo abbiamo potuto configurare un database relazionale PostgreSQL in pochi minuti, ma abbiamo anche integrato l’autenticazione, generato API pronte all’uso e gestito contenuti dinamici in tempo reale.
Ogni passaggio è stato fluido, assistito da un’interfaccia intelligente che interpreta i nostri obiettivi e li traduce in componenti funzionali. Ciò che rende davvero rivoluzionario questo approccio è la capacità di concentrarci sull’essenziale del nostro progetto: l’idea, il design e l’esperienza utente. La parte tecnica, pur restando solida e professionale, viene semplificata e resa accessibile, senza sacrificare qualità o flessibilità.
Supabase e Lovable lavorano in perfetta sinergia, dando vita a un flusso di lavoro che unisce l’intelligenza artificiale e la potenza del cloud in un ambiente coerente e produttivo. Nella prossima lezione, esploreremo proprio questo: come collaborare in team su Lovable.dev e come gestire il codice in modo strutturato.